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L’uomo diventa saggio leggendo non due volte, ma spesso

L’angolo della cultura oggi ci rammenta una citazione della commedia Il candelaio di Giordano Bruno (scena sesta atto terzo):

Gutta cavat lapidem, non bis sed saepe cadendo,
Sic homo fit sapiens non bis, sed saepe legendo

Che può essere tradotto in questo modo:

La goccia scava la pietra cadendo non due volte, ma continuamente,
Così l’uomo diventa saggio leggendo non due volte, ma spesso

Cosa che naturalmente a mio parere può essere rivolta allo sport, dove (come al solito), la costanza e la volontà ripagano sempre con ottimi risultati.

… così l’atleta diventa più abile allenandosi non due volte, ma spesso

Buona giornata  🙂

La casa ‘nguatta, ma non rubba

Detto popolare che usava la mi’ nonna …

La casa ‘nguatta, ma non rubba

Sai quando l’altro giorno avevi messo lì, sul mobile di sala, quell’oggettino che stai cercando – oggi – come un disperato?

… beh … da qualche parte sarà … quello che non trovi in casa prima o poi uscirà fuori perchè sicuramente non può andare perso e nessuno te lo ha rubato.

Ovvio che lo ritroverai quando non serve… ma questo è un altro discorso!!

Personalizzare il permalink del plugin per WordPress All in One Event Calendar

Conoscete il plugin All in One Event Calendar? Io lo uso in alcuni siti con soddisfazione.
Però c’è una cosa che non mi piace: la sua gestione dei permalinks, che scrive nell’url un marcatore personalizzato “ai1ec_event” tipo questo:

www.miosito.it/a1ec_event/la-mia-manifestazione?instance_id=11

Si può ovviare a questa cosa modificando l’.htaccess (metodo un po’ complesso, che non tratterò) oppure, come ho letto sui forum di wordpress, alterando una riga nel file di configurazione del nostro plugin.

Vediamo meglio come personalizzare il permalink del plugin per wordpress All in One Event Calendar

Innanzitutto devo cercare il file che configura il plugin dal nome:
wp-content/plugins/all-in-one-event-calendar/app/helper/class-ai1ec-app-helper.php
class-ai1ec-app-helper.php

Poi lo apro con un editor, individuo la riga con il testo

'rewrite' => true,

e la sostituisco con questo codice

'rewrite' => array( 'slug' => 'manifestazione' ),

Nota: io ho usato il termine “manifestazione“, ma voi potete personalizzarlo con ciò che si addice meglio al vostro sito.

A questo devo andare nell’area di amministrazione del mio WordPress e fare un refresh dei permalinks. Basta andare in Impostazioni->Permalink e salvare di nuovo la pagina.

A questo punto troverò gli url creati dal plugin per WordPress All in One Event Calendar con una struttura del genere:

www.miosito.it/manifestazioni/la-mia-manifestazione?instance_id=11

Bisognerebbe anche saper perdere

Chi conosce questo detto, purtroppo, verissimo?

chi vince festeggia, chi perde spiega

bisogna saper perdere

La stragrande maggioranza degli atleti trova sempre una spiegazione sul fatto di non essere riusciti in qualcosa. Tale spiegazione è troppo spesso una semplice scusa, una giustificazione per non rimetterci la faccia!! Questo comporta un sacco di problematiche all’interno di un gruppo, con perdita di fiducia in se stessi e nei compagni, demoralizzazione e delusione.

E questo detto quando perde di validità?
Beh… smette di valere dal momento in cui chi perde impara a vincere ugualmente, riconoscendo il valore degli avversari in funzione della crescita da fare per definire gli obiettivi personali (e della squadra).

Come fare?

Riconosciamo il valore di chi ci supera senza trovare scuse!!
Spendiamo tutte le energie prima di “cadere”, perchè dare tutto libera dal peso di non averlo fatto e stanca più della stanchezza.
Teniamo per noi tutte le varie motivazioni, soprattutto ciò che può essere percepito dagli altri come una giustificazione.
Infine condividiamo con i compagni la stessa linea per non andare ciascuno per la propria strada con idee (pericolosamente) contrapposte per dare comunque agli altri un’immagine di coesione anche nei momenti difficili.

E rimettiamoci prontamente in gioco!!

 

Laggiù tutto è ordine e bellezza, calma e voluttà

Invito al viaggio

Franco Battiato cita Baudelaire  tramite una bellissima canzone dal titolo “Invito al viaggio“, aiutato come spesso accade dal filosofo Manlio Sgalambro.

Ti invito al viaggio
In quel paese che ti assomiglia tanto.
I soli languidi dei suoi cieli annebbiati
Hanno per il mio spirito l’incanto
Dei tuoi occhi quando brillano offuscati.
Laggiù tutto è ordine e bellezza,
Calma e voluttà.
Il mondo s’addormenta in una calda luce
Di giacinto e d’oro.
Dormono pigramente i vascelli vagabondi
Arrivati da ogni confine
Per soddisfare i tuoi desideri.
I tuoi desideri.
Le matin j’coutais Les sons du jardin
La langage des parfums
Des fleurs

Qui si può sentire la canzone:  

WordPress momentaneamente non disponibile per manutenzione

Un aiuto per risolvere il problema “WordPress momentaneamente non disponibile per manutenzione

Durante l’aggiornamento di un tema o di un plugin  può accadere che WordPress sembri bloccato, e che l’aggiornamento non sia andato a buon fine, anche se in realtà non è così. Se vedremo quindi comparire un testo del tipo “WordPress momentaneamente non disponibile per manutenzione” subito successivamente al nostro tentativo di aggiornare WordPress non sarà la fine del mondo.
Quasi sicuramente la colpa è di un piccolo file che WordPress crea nel server allo scopo di non far utilizzare il sito in quel brevissimo lasso di tempo in cui avviene l’aggiornamento. Il file si chiama “.maintenance” e viene creato nella root in cui risiede il blog.

Per risolvere il problema basta collegarsi con un client FTP qualsiasi e rimuovere tale file.
Adesso il sito tornerà a funzionare in modo regolare.

Prima di capire gli atleti capiamo il nostro ruolo

Sono saggi questi cinesi 😉

In un tempo lontano viveva in Cina un potente imperatore il cui figlio, principe ereditario, cresceva negli agi e nella dissolutezza al punto tale che un giorno l’imperatore decise che gli occorreva un valido precettore. Fu chiamato a corte un sapiente mandarino a cui l’imperatore disse:

tu farai in modo che, seguendo i tuoi insegnamenti, il principe divenga saggio e giusto. Se non saprai fare ciò pagherai con la testa

Sconvolto il mandarino andò dal suo vecchio maestro con il quale si lamentò a lungo:

il principe è un pigro, uno svogliato, timoroso dei cambiamenti e incline a seguire ogni giorno un sentimento e una moda diversi. Chi più sventurato di me, maestro! Cosa posso fare?

Il vecchio maestro rimase in silenzio a fissare il fuoco presso cui sedevano ed infine disse:

sono contento che ti sia toccato in sorte un tale incarico poiché per assolverlo dovrai lavorare a lungo anzitutto per cambiare te stesso

Morale: solo se il principe si sentirà amato, compreso, sostenuto e valorizzato forse sarà motivato a cambiare. Quindi il primo a dover cambiare è il mandarino che deve riuscire a vedere con occhi nuovi il principe.

 

Prima di capire gli atleti capiamo il nostro ruolo !!

Una storiellina famosa

L’esperto seduto di fronte allo schermo, preme un paio di tasti, scuote la testa, mormora qualcosa a se stesso e spegne il computer. A quel punto estrae dalla tasca un piccolo cacciavite e dà un giro e mezzo ad una piccola vite, quindi accende il computer e verifica che tutto funziona perfettamente.

Il presidente dell’azienda è felicissimo e si offre di pagare subito il conto.

Presidente: Quanto le devo?

Esperto: Sono 1000 euro per cortesia

Presidente: 1000 euro!?? 1000 euro per pochi minuti di lavoro? 1000 euro per stringere una vite semplicissima? Capisco che il computer vale diversi milioni di euro, ma quanto da lei richiesto mi sembra esagerato. Pagherò questa cifra solo se mi manderà una fattura dettagliata che ne giustifichi pienamente l’importo

L’esperto informatico acconsente saluta e se ne va. Il giorno dopo il presidente riceve la fattura, la legge attentamente, asserisce con la testa e la paga subito senza nessuna lamentela.

La fattura diceva:


Servizi effettuati:
    avvitamento di una vitina          1 euro
    sapere quale vitina avvitare       999 euro

… riflettete gente … riflettete 🙂

Facciamo cantare il nostro mac

Il comando say fa “parlare” il mac. Ovvero gli fa pronunciare (purtroppo in inglese) il testo che lo segue.

Utilità pratica di questo comando è prossima allo zero … Però è una figata divertente.

Si apre il Terminale e si usa questo esempio:

say my name is riccardo na na na na na na na na na na na na na na na na na

Ma la parte divertente è che si può dare un’intonazione a tale testo aggiungendo -vCellos (o -vGood o -vBad); in questo modo facciamo cantare il mac:

say -vCellos my name is riccardo na na na na na na na na na na na na na na na na na
say -vGood my name is riccardo na na na na na na na na na na na na na na na na na
say -vBad my name is riccardo na na na na na na na na na na na na na na na na na

Ahhahahah … a me fa morì dal ride!!! 😀